Trento nuova. Le sue strade, le sue storie
Erscheinungsdatum: 01.08.2018
ISBN: 978-88-6876-193-6
Seiten: 392
Buch flexibler Einband (Paperback)
Sprache: Italiano
Format: 210 x 280 mm
Gewicht: 1100 g
Auflage: 1
Preis: 25,00 Euro
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Lo scopo di questo lavoro è quello di raccontare le strade della grande parte di Trento che è nata fuori delle mura. Si tratta di una “guida non turistica” di quei nuovi rioni urbani che, dopo avere abbracciato le zone più vicine alla città storica, si sono distesi lungo il fondovalle.
L’area di interesse della prima parte è quella verso sud tenendo come asse di separazione via Grazioli e via Verdi, così da illustrare vie e rioni presenti nel ventaglio meridionale della città avendo come limite l’area di Man. Nella seconda parte l’attenzione è rivolta al ventaglio nord arrivando, compreso Piedicastello, fino alla zona di Centochiavi.
Perché raccontare queste strade? Perché dal punto di vista storico e urbanistico rappresentano la “Trento nuova”, quella che si è buttata fuori delle mura e che nel corso di un secolo e poco più, nel bene e nel male, ha riempito il fondovalle.
È anche l’area in cui i tanti trentini vivono, lavorano o comunque dove transitano nello spostarsi dentro la città. Di quelle strade forse non hanno ancora conosciuto il come e il perché sono state tracciate, da quali edifici sono accompagnate, di quali storie si sono sostanziate. Il tentativo è proprio questo, offrire la “guida non turistica” delle strade cittadine che percorriamo tutti i giorni aiutando a pensare che percorrere una strada è come attraversare una storia.
È evidente che non si possono raccontare le vie, con quanto in esse è avvenuto, senza tenere in considerazione il contesto geografico e il come la città si è sviluppata. In ciò aiuta la considerazione che la crescita edilizia, una volta partita dai luoghi vicini alla città storica, è stata costante, tanto che non si è mai realmente fermata fino al raggiungimento del limite. Semmai va segnalata l’accelerazione che si è registrata a partire dagli anni Cinquanta fino agli anni Ottanta del Novecento. In questo ultimo periodo nella zona sud, ad esempio, si è occupato il territorio a valle del torrente Fersina superando così un confine che in precedenza era stato solo episodicamente violato. Ancora nell’area sud è di quel periodo anche il compattamento del rione di San Giuseppe dove la costruzione dei “Casoni” negli anni Venti del Novecento aveva dato l’impronta a quando poi avvenuto, ossia la forte presenza di edilizia economico popolare. Contemporaneamente si è consolidato il rione borghese della Bolghera con la sua tradita suggestione di “città giardino”.
Dove la tipologia edilizia prevalentemente utilizzata è stata quella della casa di abitazione con un po’ di spazio verde tutt’attorno, quindi con un forte uso di territorio. Successivamente questa urbanizzazione è stata sovrastata dal progressivo farsi largo dei grandi condomini nel momento della più forte speculazione edilizia. Ne ha spesso sofferto la viabilità.